16/03/2018
SEU PIZZA ILLUMINATI
La migliore pizzeria di Roma?
"Pronto! Seu al Plinius, buonasera".
Lapsus.
E' martedì, il primo giorno di chiusura all'indomani dell'inaugurazione. Nella voce di Pier Daniele traspare stanchezza, contrastata con forza dalla consapevolezza e dall'orgoglio per aver finalmente realizzato il suo sogno, il loro sogno.
Valeria.
Fatture, ordini e sala sono sotto il suo controllo.
Tavolo prenotato.
"A venerdì".

Via Angelo Bargoni 10. Ai suoi lati la Portuense e Viale di Trastevere. Strada secondaria senza pretese. Tanti gli uffici che lasciano presagire una non distante apertura anche a pranzo.
Il parcheggio non manca.
Grandi vetrate. La vista non è però a favore dei clienti seduti ai tavoli. Inevitabilmente ogni passante è incuriosito dal locale, le luci ed i colori, l'arredamento moderno.
Una grande porta decentrata spinge l'ospite all'interno.

Il forno non è il protagonista della sala, celato da un bancone a 6 posti che fronteggia il piano di lavoro.


Minimal la mise en place che ben si addice allo stile del locale.

Ricca la proposta di pizze accompagnata da una non comune ed apprezzabile carta dei vini e delle birre.

24 i topping ( 7/15 € ) suddivisi in certezze, old school ed originali.

I fritti non mancano. Convincenti il supplì classico ( 2,5 € ) e carbonara ( 3,5 € ) per consistenza esterna e gusto. Leggermente oltre in questa occasione la cottura del riso.

Lievi le modifiche apportate all'impasto che non influiscono sulla tipicità della Pizza di Seu.
Indefinibile per tipologia, si presenta con cornicione bene in evidenza. Nonostante il morso stupisce per la leggerezza.

Spicca tra le scelte la SANTO/rini ( fior di latte, fiocco della Tuscia, filetto lardellato SANTORO, misticanza e zeste di arancia; 14 € ) che si contraddistingue per la non eccessiva sapidità e la scioglievolezza del salume.


Da condividere la Carbonara ( 11 € ), tipica nel gusto ma non per pesantezza.

Patrizi ( Fiumicino ) firma la carta dei dolci ( 6 € ).
Nonostante la buona esecuzione ( non tradizionale ), la Zuppa(rdo) Inglese è nei ricordi posizionata in secondo piano rispetto alle portate che l'hanno preceduta.

Pochi dubbi malgrado la più che recente apertura.
Tante certezze per quella che, senza troppi giri di parole, è la migliore pizzeria della capitale.