GAMBERI E CANTILLON

Gamberi rosa marinati alla Cantillon Gueuze, ravanelli, rabarbaro, ciliege e sambuco

Sempre la birra in cucina è associata a ricchi e caldi stufati di carne. Ma perché limitare così le innumerevoli potenzialità di luppolo, malto e lievito!? Ecco che l'acidità di una birra a fermentazione spontanea può farla diventare una marinata ideale. Un caposaldo dello stile come la Cantillon Gueuze 100% Lambic Bio a condire dei delicati gamberi rosa. A contorno ingredienti ispirati alle altre birre prodotte dalla Brasserie di Anderlecht: rabarbaro per la Nath, ciliege per la Kriek e sambuco per la Mamouche.

Per i gamberi

  • 28 gamberi rosa grandi abbattuti per 24 ore o congelati per 72 ore
  • 120 ml di Cantillon Gueuze 100% Lambic Bio
  • Pepe rosso di Kampot
  • Sale Maldon

Per l’insalata

  • 3 ravanelli
  • 1 costa di rabarbaro
  • 12 ciliegie non troppo mature
  • Germogli di crescione
  • Sale

Per l’olio

  • 80 ml di olio extravergine d’oliva delicato
  • 3 corone di fiori di sambuco
Cantillon Gueuze

 
OLIO Unire l’olio ai fiori di sambuco pestandoli leggermente. Lasciar macerare per 12 ore e filtrare.

GAMBERI Sgusciare e privare i gamberi dell’intestino quindi unirvi la birra ed una macinata di pepe rosso. Coprire e lasciar marinare in frigorifero per 6 ore. Condire con dell’olio al sambuco ed alcune scaglie di sale Maldon.

INSALATA Tagliare longitudinalmente il rabarbaro con un pelapatate e quindi a julienne di 0,5 mm. Immergere in acqua e ghiaccio per farlo arricciare.
Tagliare i ravanelli trasversalmente a fette di 0,5 mm.
Tagliare le ciliegie a brounoise di 2 mm.
Unire il tutto e condire con un pizzico di sale ed un goccio d’olio al sambuco.

IMPIATTAMENTO Formare una base di gamberi al centro del piatto ed adagiarvi sopra un nido di rabarbaro insieme a qualche fetta di ravanello ed alle ciliegie. Finire con alcuni germogli di crescione e dei fiori di sambuco.

Gamberi e Cantillon di Luca Bizzarri, infoodfamily, foto di Matteo Bizzarri
Gamberi e Cantillon di Luca Bizzarri, infoodfamily, foto di Matteo Bizzarri
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